Stampa questa pagina
Lunedì, 30 Ottobre 2017 12:59

Sermone di domenica 29 ottobre 2017 - Culto della Riforma (Matteo 10,26b-27. 29-32)

Scritto da

Testo della predicazione: Matteo 10,26b-27. 29-32

Non c’è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che udite dettovi all’orecchio, predicatelo sui tetti. E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella geenna. Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque; voi valete più di molti passeri. Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.

Sermone

Care sorelle e cari fratelli, cari bambini e bambine della Scuola domenicale, Gesù ci insegna a diventare delle persone che credono che davvero Egli ci ami e ci perdona, ma anche a dirlo ad alta voce che Dio c’è davvero vicino a noi e che ci ama, sempre, in ogni circostanza, anche quando sbagliamo.

Questo amore di Dio ci fa amare anche gli altri, perfino le persone più scorbutiche e strane, o addirittura quelli che ci fanno del male e ci feriscono. In fondo sono persone sole, che hanno bisogno di attenzioni, di amore e di affetto che gli manca.

Gesù ci insegna che il suo amore rispetta sempre gli altri, prima di tutto noi. L’amore di Gesù rispetta la nostra libertà, ci rende liberi, e vuole che tutti siano liberi, e perciò vuole che noi crediamo nella libertà di tutti, nella libertà di esprimersi, di confessare la propria religione, anche la libertà di imparare dai propri errori.

Gesù ci aspetta, non ha fretta, rispetta il nostro tempo e quello per prendere le nostre decisioni.

L’amore di Gesù per tutti significa che tutti hanno diritto di esistere, di vivere in pace, con la loro integrità e la loro dignità di persone umane.

Gesù ci dice che non si tratta di cose poco importanti, ma molto importanti: predicatelo sui tetti, dice, cioè ditelo a tutti, nessuno deve dimenticare che tutti siamo fratelli e sorelle e formiamo una grande famiglia nel mondo.

Questa verità non deve restare in silenzio, perché il silenzio può soffocare la verità, può spegnere la luce delle persone, quella luce che ciascuno di noi porta dentro.

Il silenzio può togliere la speranza a tante persone. Immaginate di gridare “Aiuto!” e nessuno risponde. Il silenzio fa restare nella paura e nella rassegnazione tante persone nel mondo che hanno subito violenza, guerra, devastazione fisica o psicologica.

Gesù ci chiama a portare le sue parole nel mondo, alla luce quello che è nascosto, ad annunciare a gran voce che Egli è morto e risorto perché noi tutti potessimo essere liberi e non più schiavi.

Martin Lutero, 500 anni fa, ha scritto un manifesto con 95 tesi, dove era scritta la Parola di Gesù sull’amore e sul perdono di Dio. È stato un uomo coraggioso perché 500 anni fa non c’era la libertà di dire quello che si pensava fosse giusto.

Martin Lutero ha saputo dire una parola di liberazione in una società di persone assoggettate, sottomesse e ridotte in servitù; ha parlato della grazia di Dio che Lutero vedeva come liberazione da un peso angosciante, anche dalla Bibbia stessa quando veniva interpretata in modo opprimente e soffocante, piuttosto che un Vangelo della grazia di Dio.

Quest’annuncio, proclamato a gran voce, fu centrale nella predicazione di Martin Lutero anche quando divenne un pericolo per la sua stessa vita.

Il tesoro, l’unico tesoro, della Chiesa è il Vangelo della grazia, non i meriti che possiamo vantare, o le virtù che possiamo possedere: il tesoro della chiesa è un dono di Dio, è il Vangelo della grazia.

Per questo Lutero afferma nella sua tesi numero 62:

«Vero tesoro della Chiesa di Cristo è il sacrosanto Vangelo, gloria e grazia di Dio».

Questa Parola del Vangelo ha così cambiato le persone, la Chiesa stessa, la società umana; ha cambiato la storia, ha prodotto una coscienza nuova, matura, capace di impegnare tutti per dare il proprio contributo, la propria partecipazione, di intervenire, coraggiosamente, denunciando l’ingiustizia, il sopruso, l’arroganza lo strapotere, la discriminazione di chi è diverso, per lottare a favore di chi subisce la povertà, la violenza, la schiavitù, la sottomissione.

Il vero tesoro della Chiesa è il sacrosanto Vangelo della grazia che va proclamato dai tetti, senza paura.

Gesù lo ha fatto annunciando il Regno di Dio; Martin Lutero lo ha fatto proclamando la liberazione dalla dannazione e dal peccato per opera dell‘amorevole grazia di Dio; Gandhi lo ha fatto proclamando una pace nonviolenta; Martin Luther King l’ha fatto schierandosi contro la schiavitù dei neri; Dietrich Bonhoeffer contro la tracotanza nazista in Germania; il pastore Pietro Valdo Panascia, a Palermo, insieme alla comunità valdese, lo ha fatto tuonando contro la Mafia e invocando la formazione di una più elevata coscienza civile.

Noi certo avvertiamo tutta la nostra debolezza rispetto ad un annuncio così importante. Ma Gesù ci dice: “non temete – voi valete più di molti passeri” di cui Dio si prende cura. Gesù ci accompagna sempre quando parliamo della verità, della giustizia, della libertà. Per questo possiamo dire con l’apostolo Paolo e con Lutero che per vivere ci basta la sola grazia di Dio. La nostra debolezza è messa in conto da Dio, anzi, la nostra esistenza stessa, caduca e incerta, è benedetta da Dio e può essere vissuta nel servizio rivolto agli altri. Questa è la grande scoperta di Lutero, questo è l’evangelo di Gesù Cristo che ci rende liberi e ci chiama a proclamarlo a tutti.

Sorelle e fratelli possiamo affidarci a Dio, vogliamo affidarci a Dio, poiché la promessa ci è stata data, ed essa è per noi un fondamento incrollabile.

Amen!

Letto 1887 volte
Pastore Giuseppe Ficara

Consacrato nel 1992, ha svolto il suo ministero nelle chiese di Riesi, Caltanissetta, Agrigento, Trapani e Marsala, Palermo.
Pastore a Luserna San Giovanni da Agosto 2013.

 

Indirizzo: Via Beckwith 49, Luserna San Giovanni (TO), 10062, ITALIA

Tel/Fax: (+39) 0121/30.28.50

Mail: Per contattare il pastore via mail, clicca qui

 

Ultimi da Pastore Giuseppe Ficara