Culto domenicale:
ore 10,00 Tempio dei Bellonatti

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Sibaud è una borgata dell'alta Val Pellice, dove i 900 valdesi tornati dall'esilio in Svizzera con una lunga marcia fra i monti, giurarono fedeltà anzitutto a Dio, poi reciproca ubbidienza e lealtà fra soldati e ufficiali. Il testo è forse un po' enfatico, la musica senz'altro romanticamente espressiva. L'inno è assai caro a tutti i valdesi che lo cantano, dopo due secoli, con ardore.

Nel 1686 i valdesi, che risiedevano nelle Valli delle Alpi Cozie dal XIV secolo, subirono un grave sterminio e la deportazione totale oltre il confine italiano. Solo dopo tre anni, nel 1689, con un piccolo esercito, sfuggendo miracolosamente agli eserciti di Re Sole, riuscirono a riprendere possesso delle loro Valli, dove i loro antenati avevano vissuto e dove erano anche morti a causa della loro fede.

Nel 1689 i Valdesi stringono tra loro un patto, il Patto di Sibaud, appunto da cui verrà scritto anche l’inno, che così si esprimeva:

«Noi giuriamo e promettiamo al cospetto dell'Iddio vivente,
di mantenere tra noi l’unione e l’ordine,
di non disunirci finché Dio ci conserverà in vita,
promettiamo fedeltà fino all'ultima goccia del nostro sangue».

 

 

Versione italiana

Le mani alzate al ciel – questo è il suol dove i padri
Han giurato al Signor – di serbar fedeltà
Di rendere gli altar – ai grandi santuari,
Dove per la sua causa – ei vennero a morir.

Signor del Sinai – Signore d’Israel,
Iddio dei santi, Iddio dei padri.
Come Giacobbe un dì – or ci hai salvi, Signor
Con Te sui campi degli avi nostri.
Non ci lasciar giammai abbandonar la fe’
E lotta insiem con noi – che combattiam per Te.

Per questo giuro il ciel! – Salvi fe’ i nostri padri;
Ed in quest’ora ei vuol – noi ancor benedir.
Le mani giunte insiem, – Valdesi ripetiamo:
«Giuro per Te, Signor, di vivere e morir!»

 

Versione francese

Levez vos mains au Ciel!
C'est ici que vos pères
ont juré devant Dieu
de ne point le trahir,
de rendre leurs autels
à ces grands sanctuaires,
où pour la cause sainte
ils sont venus mourir!

O Dieu du Sinaï, Dieu des premiers chrétiens,
Dieu des martyrs, Dieu des nos pères!
Comme autrefois Jacob,
tu ramènes les tiens
au sein des champs héréditaires.
Ne nous laisse jamais abandonner ta loi,
et combats avec nous,
qui combattons pour Toi!

Vaudois, par ce serments
le ciel bénit nos pères,
et dans ces jours encor
est prêt à nous bénir.
Ecrions nous aussi,
joignant nos mains de frères:
aux autels de mon Dieu
je veux vivre e t mourir!