Culto domenicale:
ore 10,00 Tempio dei Bellonatti

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Domenica, 31 Gennaio 2016 12:40

Sermone di domenica 24 gennaio 2016

Lettura biblica: Ebrei 11,1-3.6

La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono. Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero buona testimonianza. Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede. Senza la fede però è impossibile essergli graditi; chi infatti s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano.

Lettura: Dietrich Bonhoeffer

Credo che solo la Bibbia sia la risposta a tutte le nostre domande, e che noi dobbiamo solo interrogarla con assiduità e con un po' di umiltà, per avere la risposta. Non si può semplicemente leggere la Bibbia come altri libri. Si deve essere pronti a interrogarla realmente: solo così essa si fa capire.

Solo se noi aspettiamo una risposta ultima, essa la dà. Ciò dipende dal fatto che nella Bibbia Dio parla di noi. E su Dio non si può semplicemente riflettere per conto proprio, ma lo si deve interrogare. Solo se noi lo cerchiamo egli risponde. Naturalmente si può leggere anche la Bibbia come ogni altro libro, dunque dal punto di vista della critica del testo ecc. Non c'è assolutamente niente in contrario. Solo che questo non è l'uso che svela l'essenza della Bibbia, ma ci dà solo la superficie.

Solo se finalmente osiamo rimetterci alla Bibbia, come se qui realmente parlasse a noi quel Dio che ci ama e che non vuol lasciarci soli con le nostre domande, avremo gioia nella lettura della Bibbia.

Sermone: Vivere la Bibbia nel tempo

Quale parola, quale messaggio di Dio ci giunge qui ed ora?

Potremmo dire che oltre al suo contenuto, esiste una “fisicità” della Bibbia, sì essa è anche una compagna di vita, una testimone di emozioni, una custode di tradizioni, un’amica che percorre con noi i giorni luminosi e quelli bui.

Potremmo raccontare di come la Parola di Dio ci abbia accompagnati nel tempo, attraverso le esperienze di fede ricevute da coloro che ci hanno amato: nonni, zie, genitori, sorelle, amici, persone della comunità.

Quale parola, quale messaggio di Dio ci giunge qui ed ora?

Potremmo parlare di coloro che vivono o hanno vissuto intorno a noi, e nel farlo non possiamo né vogliamo dimenticare le testimonianze di coloro che hanno resistito alla violenza, all’arroganza del potere ed alle discriminazioni e sono morti a causa della loro fede, a causa dei loro ideali di libertà, a causa del loro sogno di eguaglianza e giustizia.

Lettura della testimonianza di D. Bonhoeffer

All'alba del 9 aprile 1945 si compì l'esecuzione di Bonhoeffer. Dieci anni dopo, il medico delle SS che lo incontrò scrisse: «Attraverso la porta semiaperta della baracca, vidi che il pastore Bonhoeffer, prima di svestire gli abiti da prigioniero, si inginocchiò in profonda preghiera con il suo Signore. La preghiera così devota e fiduciosa di quell'uomo straordinariamente simpatico mi ha scosso profondamente. Anche sul luogo dell'esecuzione egli fece una breve preghiera, quindi salì coraggioso e rassegnato la scala verso la forca. La morte giunse dopo pochi secondi. Nella mia attività medica di quasi cinquant'anni non ho mai visto un uomo morire con tanta fiducia in Dio».

Lettura della testimonianza di Willy Jervis, dalle ultime lettere scritte alla moglie:

«Non piangetemi, non chiamatemi povero; muoio per aver servito un'idea. Mio amore caro, dato come si sono svolte le cose, temo non ci sia oggi più speranza, sia fatta la volontà di Dio. Avrò fede fino all’ultimo e spero. Sono sereno, Dio mi conforta. Sono certo tu pure troverai in Dio le consolazioni, penserò sempre a voi».

Quale parola, quale messaggio di Dio ci giunge qui ed ora?

Potremmo percepire la forza dolce e potente della Parola di Dio, che ci permette di comunicare con Lui e fra di noi. La bellezza della Bibbia risiede anche in questo: non ci offre una risposta univoca, non ci libera dal confronto, anzi, le diverse posizioni teologiche espresse dalla Bibbia ci presentano un dibattito, a cui siamo chiamati a partecipare ed è importante intrecciare le nostre voci in un dialogo inesauribile. Siamo invitati a conoscerci, confrontarci, capirci, amarci.

Potremmo rinascere ogni giorno a nuova vita grazie alla Parola di Dio che ci avvolge il cuore e la mente nel più puro, profondo ed immortale dei sentimenti: L’AMORE. L'amore, ma anche, l’amicizia che Dio ci diede, ci dona, ci donerà.

In Giovanni 15,14-15 Gesù afferma "Voi siete miei amici, io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa cosa fa il suo signore, ma voi vi ho chiamato amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal padre mio". È negli amici che si ha fiducia, poiché essi conoscono i nostri cuori, sanno decifrare i nostri silenzi, capiscono quando stiamo bene, quando stiamo male, e sono vicini a noi comunque perché ci amano per ciò siamo, proprio come fa Dio con noi.

Potremmo "sperimentare" nella nostra vita le parole di Bonhoeffer: "Noi ci sentiamo dall’amore di dio impegnati ad amare". Ecco, allora che dal nostro rapporto con la Bibbia scaturisce il modo unico con cui ciascuno e ciascuna di noi porta testimonianza dell’amore di Dio: un amore che ci impegna in un’azione di testimonianza e di condivisione di questo sentimento. Amen!

Crediamo in un Dio,
che ci ama
che ci accoglie
che è speranza
che gioisce e soffre con noi
che conosce la nostra condizione perché si è fatto uomo
che ci ha dato la libertà di vivere secondo la nostra condizione
che ci attende e ci ama anche quando noi ci allontaniamo.
Amen.

Oggi, Signore, vogliamo ringraziarti per il dono della Bibbia,
luogo ospitale dove incontriamo la tua voce che ci parla attraverso le storie di uomini e donne.
Grazie a coloro che hanno tradotto questo libro rendendolo a noi disponibile.
Grazie per chi lo ha diffuso, per chi lo legge e prega.
La Bibbia è terra accogliente, patria portatile, luogo privilegiato dove tu ci incontri e ci parli.
Signore, grazie per la tua Parola, così vicina e accessibile.

Amen!

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