Culto domenicale:
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Lunedì, 19 Ottobre 2015 18:23

Sermone di domenica 18 ottobre 2015 (Deuteronomio 28,1-8)

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Testo della predicazione: Deuteronomio 28,1-8

«Se tu ubbidisci diligentemente alla voce del Signore tuo Dio, avendo cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti che oggi ti do, il Signore, il tuo Dio, ti metterà al di sopra di tutte le nazioni della terra; e tutte queste benedizioni verranno su di te e si compiranno per te, se darai ascolto alla voce del Signore tuo Dio. Sarai benedetto nella città e sarai benedetto nella campagna. Benedetto sarà il frutto del tuo seno, il frutto della tua terra e il frutto del tuo bestiame; benedetti i parti delle tue vacche e delle tue pecore. Benedetti saranno il tuo paniere e la tua madia. Sarai benedetto al tuo entrare e benedetto al tuo uscire. Il Signore farà sì che i tuoi nemici, quando si alzeranno contro di te, siano sconfitti davanti a te; usciranno contro di te per una via e per sette vie fuggiranno davanti a te. Il Signore ordinerà, e la benedizione verrà su di te, sui tuoi granai e su tutte le tue imprese; ti benedirà nel paese che il Signore, il tuo Dio, ti dà».

Sermone

Care sorelle e cari fratelli, il testo biblico alla nostra attenzione, parla di benedizioni per coloro che si attengono alla Parola di Dio e non si allontanano da essa: «Se ubbidisci diligentemente alla voce del Signore… se gli darai ascolto» allora sarai benedetto: “Sarai benedetto in ogni luogo tu ti trovi, sarà benedetto il frutto del tuo seno, i tuoi animali, la tua terra, il tuo paniere pieno di frutta, la tua madia piena di pane, tutto in abbondanza”. Saranno benedette le tue scelte (il tuo entrare e il tuo uscire), non avrai più paura dei tuoi nemici perché quando si rivolteranno contro di te, fuggiranno poi lontano in tutte le direzioni; sarai perfino in testa a tutte le nazioni: anche se è vero che l’Italia lo è già in testa alle nazioni, ma per la corruzione, la mafia, il malgoverno, la mancanza di servizi, soprattutto quelli sanitari e quelli rivolti verso i più deboli.

Dunque, sarai benedetto/a se ubbidisci alla Parola del Signore. Per certi versi, sembra un ricatto, quello dovuto al fatto che la benedizione di Dio costi, che abbia un prezzo, il prezzo della ubbidienza. Perché? Lo vedremo in seguito.

Intanto bisogna dire che, nel nostro brano come, in genere, nella Bibbia, la promessa di benedizione ha a che fare con i beni materiali: la terra, la campagna, la città, i frutti, il bestiame, il pane, i nemici, ecc… Perché? È voluto da Dio il materialismo e alle ambizioni umane egoistiche di benessere e ricchezza economica?

In realtà, Dio riconosce che la vita umana è fatta anche di beni materiali, di sicurezza economica, come anche politica; Dio riconosce che l’essere umano è alla ricerca continua del benessere e di una vita migliore. Questa ricerca spesso si realizza attraverso violenze e guerre, sottomissioni e sfruttamento, negazione di diritti e forme di schiavitù. Bisogna riconoscere che il più delle volte, il nostro benessere è conseguenza della povertà di altri.

È vero, nella Bibbia, Dio non nega che abbiamo necessità di beni materiali, li riconosce per la nostra sopravvivenza e ne ordina la benedizione. Gesù dirà: «il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose» (Matteo 6,32). Così, Dio benedice la vita dell’essere umano proponendo, tuttavia, una strada alternativa per la piena realizzazione dell’essere umano, delle sue aspirazioni, del suo successo, della sua ricerca di benessere: Dio non gli nega nulla, ma propone che il benessere e i beni del mondo non prendano il posto di Dio. Gesù dirà: «Non siate in ansia per tutte queste cose».

Infatti, c’è sempre il rischio che, a motivo delle necessità materiali di mangiare, bere, vestirsi, abitare una casa, possedere un’automobile, il demone dell’accumulo, della difesa a tutti i costi, anche con la violenza, di ciò che abbiamo, prenda il sopravvento e si sostituisca a Dio stesso.

È qui che Dio entra dentro le nostre necessità, le nostre finanze, la nostra economia, la nostra politica, proprio perché intende cambiarne il nostro rapporto con essi, un rapporto con i beni materiali corrotto dall’egoismo, dal nostro individualismo; Dio ci propone un modo corretto e non corrotto di rapportarci con i beni del mondo, per questo ci propone la sua Parola come elemento che rende possibile l’uso dei beni del mondo senza il prezzo della guerra, della violenza, dello sfruttamento degli altri, la loro povertà.

La Bibbia propone che la Parola di Dio sia sempre davanti a noi nelle nostre scelte, e nei nostri obiettivi non per confessionalizzare la finanza, l’economia o la politica, ma perché ci propone una alternativa universale e laica che è quella del comandamento dell’amore per il prossimo il quale permette che i beni e le benedizioni ricevute siano condivise fra tutti e non tenute unicamente per sé.

La Parola di Dio ci propone una benedizione che non è tenuta unicamente per sé, ma sia realmente condivisa. Solo allora cesseranno le guerre che hanno sempre un’origine economica, come pure le violenze, la barbarie, la schiavitù di esseri umani per profitti economici.

«Se ubbidisci diligentemente alla Parola del Signore tuo Dio, tutte queste benedizioni verranno su di te», se saprai vedere le tue necessità e, allo stesso tempo, anche quelle degli altri sarai benedetto/a; se saprai prendere il tuo posto nella comunità umana lasciando un posto anche per gli altri, allora sarai benedetto/o; se saprai vedere il prossimo non come una minaccia, ma come una ricchezza nella possibilità del confronto, della relazione e della condivisione, sarai benedetto/a; se saprai trattare il tuo nemico da amico in modo tale che egli perda l’obiettivo da colpire, sarai benedetto/a.

Amen.

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Pastore Giuseppe Ficara

Consacrato nel 1992, ha svolto il suo ministero nelle chiese di Riesi, Caltanissetta, Agrigento, Trapani e Marsala, Palermo.
Pastore a Luserna San Giovanni da Agosto 2013.

 

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