Culto domenicale:
ore 10,00 Tempio dei Bellonatti

Numero di telefono del presbiterio: 0121.30.28.50

Lezione 5 - L'azione umana e lo Spirito Santo - 10 febbraio 2015

Scritto da

Postulato

Quando dei credenti sono uniti a Gesù Cristo, al punto da ritenere

  • la libertà di conoscere la sua Parola come rivolta anche a loro,
  • la sua opera come compiuta anche per essi,
  • il suo messaggio come riguardante loro,
  • di sperare il meglio anche per gli altri uomini e donne,

tutto ciò è esperienza e azione umana, ma ciò non avviene in forza della capacità umana, della decisione e dello sforzo di uomini e donne: ciò avviene unicamente per opera del libero dono di Dio, mediante il quale è loro elargito tutto questo. Dio, in tale elargizione e in tale dono, è lo Spirito Santo.

Nel Credo apostolico abbiamo visto che il primo articolo parla di Dio, il secondo di Dio-uomo, ed ecco che il terzo si occupa dello Spirito Santo e dell'essere umano. Si parla dell'essere umano in quanto partecipe dell'opera di Dio, di una partecipazione attiva. L'essere umano ha un posto nel Credo. Esiste una fede nell'essere umano che è liberamente e attivamente partecipe dell'opera di Dio. Che ciò avvenga dipende dallo Spirito Santo, l'opera di Dio sulla terra; essa corrisponde all'opera misteriosa e nascosta in Dio.

In che modo può partecipare+all’opera di Dio, con la sua libera e attiva cooperazione, l'essere umano?

C'è un rapporto universale fra tutti gli esseri umani e Cristo, egli è fratello di ciascuno. Cristo morì per tutti gli umani e risuscitò per tutti, di modo che ognuno fosse il destinatario dell'opera di Gesù Cristo. C'è qui la promessa per tutta l'umanità. Colui che è giunto alla convinzione che Dio si è fatto uomo, non può parlare né agire in modo disumano.

Tuttavia, quando parliamo dello Spirito Santo, il nostro sguardo non si dirige per prima cosa verso tutte le persone in generale, bensì verso la particolare appartenenza di alcune persone a Gesù Cristo. Quando parliamo dello Spirito Santo, parliamo di persone che sono in rapporto con Gesù Cristo sotto una forma del tutto speciale, così da avere la libertà di conoscere la sua Parola, la sua opera e il suo messaggio in una particolare maniera e da nutrire le migliori speranze a favore di tutti gli esseri umani.

Dove c'è lo Spirito del Signore, là vi è libertà. Volendo dire a parole il mistero dello Spirito Santo, la cosa migliore è, appunto, quella di sottolineare la libertà. Ricevere lo Spirito, possedere lo Spirito, vivere nello Spirito significa essere liberati e trovarsi in grado di vivere nella libertà. Non tutti gli esseri umani sono liberi. Tutti sono destinati alla libertà, ma non tutti la posseggono. A noi rimane nascosto dove corra la linea di demarcazione.

Lo Spirito soffia dove vuole. Non è infatti uno stato naturale dell'essere umano quello di possedere lo Spirito Santo, ma è questione sempre di un segno distintivo, di un dono di Dio. Qui si tratta della nostra pura e semplice appartenenza a Gesù Cristo. Nello Spirito Santo non c'è nulla di nuovo e di diverso dal Cristo stesso. Lo Spirito Santo, altro non è se non lo Spirito di Gesù Cristo: «Egli prenderà del mio e ve lo annuncerà» (Gv. 16,14). Lo Spirito Santo non è nient'altro che una relazione tra la Parola e l'essere umano.

L'effusione dello Spirito Santo il giorno di Pentecoste, consistette in un movimentopneuma  vuol dire vento – da Cristo verso l'essere umano. Gesù soffiò sui discepoli, dicendo: «Ricevete lo Spirito Santo!» (Gv. 20,22). Sono i cristiani quelli sui quali il Cristo alita.

Parlare dello Spirito Santo significa parlare della partecipazione dell'essere umano alla Parola e all'opera di Cristo. E si tratta di una partecipazione attiva. Abbiamo la possibilità di penetrare attivamente nella grande speranza di Gesù Cristo attraverso la nostra risposta alla domanda insita nel messaggio di Dio; mentre io ascolto tale messaggio, questo diventa per me il mio compito personale. Udendo il messaggio di Dio, tale messaggio è ora affidato anche a me; io pure ne divento un portatore. Ma con ciò, mi vengo a trovare nella situazione di vedere, da parte mia, tutti gli esseri umani sotto un aspetto completamente diverso da come li vedevo precedentemente: ormai non posso far altro che sperare quel che c’è di meglio per tutti.

 

Possedere orecchie interiori per la Parola di Cristo, sentire gratitudine per l'opera da lui compiuta, rendersi contemporaneamente conto d'essere responsabili per il suo messaggio, e finalmente acquistare una reale fiducia verso l'essere umano per amore di Cristo: ecco la libertà che noi riceviamo, quando Cristo alita su di noi e ci invia il suo Spirito. Gesù non vive più lontano da me, in una distanza storica o celeste, teologica o ecclesiastica, Gesù viene a prendere possesso della mia persona, tutto questo avrà come conseguenza che io lo ascolti, gli sia riconoscente, mi senta responsabile per me e per gli altri.

Ricevere una tale libertà è qualcosa di grande e fuori del comune. Perciò bisogna sempre pregare cosi: Veni, creator Spiritus!

La creazione non è un prodigio minore della nascita di Cristo da Maria vergine. Il fatto che esistano dei cristiani, uomini e donne in possesso della libertà, non è certo un miracolo minore della nascita di Cristo dallo Spirito Santo e dalla vergine Maria, come pure della creazione del mondo dal nulla.

Se, infatti, riflettiamo su che cosa, chi e come siamo, altro non ci resterebbe che invocare la misericordia di Dio. Ma ecco il miracolo atteso dai discepoli dopo l'ascensione di Gesù al cielo: a Pentecoste avviene l'effusione dello Spirito Santo e nasce con essa la nuova comunità. Si compie dunque una nuova impresa di Dio.

Quando l'essere umano riceve questa libertà di ascoltare, di rendersi responsabile, di mostrarsi riconoscente e di sperare, ciò non accade a motivo delle capacità umane, ma solo in seguito all'azione dello Spirito Santo. In altre parole, è un dono di Dio. Si tratta qui d'una nuova nascita, si tratta dello Spirito Santo.

Pastore Giuseppe Ficara

Consacrato nel 1992, ha svolto il suo ministero nelle chiese di Riesi, Caltanissetta, Agrigento, Trapani e Marsala, Palermo.
Pastore a Luserna San Giovanni da Agosto 2013.

 

Indirizzo: Via Beckwith 49, Luserna San Giovanni (TO), 10062, ITALIA

Tel/Fax: (+39) 0121/30.28.50

Mail: Per contattare il pastore via mail, clicca qui