Culto domenicale:
ore 10,00 Tempio dei Bellonatti
Numero di telefono del presbiterio: 0121.30.28.50
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Testo della predicazione: I Giovanni 3,1-6
Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è. E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'egli è puro. Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge. Ma voi sapete che egli è stato manifestato per togliere i peccati; e in lui non c'è peccato. Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l'ha visto, né conosciuto.
Sermone
Cari fratelli e care sorelle, il tema dell’amore di Dio percorre tutta la prima lettera di Giovanni, ma anche tutta la Bibbia. Qui, l’autore parla del significato dell’amore, del senso che l’amore ha per noi.
Vi è un’affermazione forte circa la nostra consapevolezza di questo amore, là dove lo scrittore di questa lettera scrive: «se noi siamo figli di Dio è perché Dio ci ama» e questo amore è stato manifestato nel momento in cui Gesù è nato ed è stato posto nella mangiatoia di una stalla a Betlemme.
Gesù è nato perché Dio ci ama, per amarci e per rivelarci il suo amore; affinché noi lo sapessimo e perché questo amore ci cambiasse. Dunque Dio ci ama “gratis”, non perché lo meritiamo; il Dio d’amore, che sovrabbonda d’amore, ci crea per amarci e invia Gesù per farcelo sapere, per rivelarsi come il Dio d’amore e non come il dio della vendetta, del castigo, della condanna.
Dio ci ama senza chiederci nulla in cambio.
Solo a motivo del suo amore Dio è venuto nel mondo in modo semplice, umile, nascosto e solo per amore ha affrontato le estreme conseguenze della sua presenza nel mondo: la croce di Cristo.
A Natale, Dio viene nel mondo in modo visibile e ci viene incontro con tutta la forza del suo amore; questa è la presenza di Dio nel mondo: Dio si rivela nel suo amore, Dio si rivela nella capacità che ci dona di amare: questa è la speranza del nostro mondo.
Il mondo però ignora Dio, ignora il suo amore, ignora il suo venire al mondo, il suo donarsi per noi. Ne parla, certo, ne conosce il messaggio, senz’altro, ma non permette che questo cambi nulla nella propria vita e nella realtà sociale e storica.
Per questo, dice Giovanni, il mondo rifiuta anche voi, perché voi siete ispirati dall’amore, e non potete che essere condotti, guidati, sostenuti dall’amore di Dio. I vostri rapporti con il prossimo non possono che essere permeati di quest’amore, le vostre relazioni umane non possono che partire dall’amore di cui Dio vi ama, e quest’amore permette di amare a vostra volta.
Questo, il mondo non lo riconosce, anzi, ci sono persone che vi dicono: «Ma perché sei così altruista, quello non lo merita; che cosa ci guadagni? Che cosa te ne viene in cambio?». E voi non sapete cosa rispondere, non ci avevate neppure pensato di essere altruisti o diversi da chi ha una logica secondo la quale «Non si fa niente per niente!».
Ma l’amore è gratuito, non chiede nulla in cambio, «e tali siete voi» dice l’autore della lettera, cioè figli di Dio perché pensate come Dio, siete stati contagiati dalla logica dell’amore che non chiede nulla in cambio, è gratis.
Questo è il messaggio del Natale: Dio viene a noi per amarci, Dio è con noi, con il suo amore, sempre, qualunque cosa ci riservi la vita: gioie o dolori, felicità o afflizioni, soddisfazioni o ferite, benessere o amarezze.
Dio viene a noi, e Gesù nasce a Betlemme, nasce il Figlio di Dio, questo è amore e questo amore fa diventare anche noi figli e figlie; vivere come figli di Dio significa vivere nell’orizzonte della libertà, che orienta il nostro sguardo verso la dignità umana, il rispetto per tutti, la tolleranza, la riconciliazione, la solidarietà, la condivisione, la comunione.
Questo significa credere in Gesù, questo significa credere!
Questo è il messaggio del Natale.
È grazia: dono gratuito del perdono di Dio.
Questo brano della prima lettera di Giovanni ci dice che la nostra condizione è quella di persone umane che vivono la realtà della fragilità umana, della parzialità, della transitorietà, del peccato; ma Gesù è venuto per togliere i nostri peccati. Questo non significa che non saremo più fragili e peccatori, ma che siamo perdonati, che possiamo vivere nella realtà del perdono malgrado la nostra incapacità di ricattarci da soli.
Ecco il messaggio del Natale: non è diventare adeguati per ricevere il perdono di Dio, ma di partecipare pienamente all’esperienza dell’amore di Dio.
Tu, fratello, sorella, sei figlio di Dio, figlia di Dio, chiamati a partecipare alla meravigliosa consapevolezza di essere amati gratuitamente di un amore che non permetterà mai di sentirci soli. È l’esperienza della grazia di Dio, della sua libertà di scegliere per noi di venire in un mondo che non lo riconosce, che non lo riceve perché ha paura di impegnarsi, di riconoscersi fragile e bisognoso delle cure e dell’amore di Dio.
Tu se chiamato ad annunciare il Dio che viene a Natale, non per giudicare o condannare, ma per amare.
Questa è l’unica speranza del nostro mondo.
Questo, fratello, sorella, è l’annuncio del Natale, questa è la lieta notizia che il Natale porta al mondo intero: che Dio accoglie nel suo amore l’umanità che ne è indegna e vuole condurla verso un futuro di pace, di giustizia, di speranza. È l’orizzonte del suo amore che riconcilia gli esseri umani, permette loro di vivere nella dimensione della gratuità. Amen!
Consacrato nel 1992, ha svolto il suo ministero nelle chiese di Riesi, Caltanissetta, Agrigento, Trapani e Marsala, Palermo.
Pastore a Luserna San Giovanni da Agosto 2013.
Indirizzo: Via Beckwith 49, Luserna San Giovanni (TO), 10062, ITALIA
Tel/Fax: (+39) 0121/30.28.50
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