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Domenica, 17 Aprile 2016 23:18

Sermone di domenica 17 aprile 2016 (Genesi 1,1-2,3)

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Testo della predicazione: Genesi 1,1 fino a 2,3

In principio Dio creò il cielo e la terra. Il mondo era vuoto e deserto, le tenebre coprivano gli abissi e lo Spirito di Dio soffiava su tutte le acque.

Dio disse: «Vi sia la luce!». E apparve la luce. Dio vide che la luce era bella e separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce Giorno e le tenebre Notte. Primo giorno.

Dio disse: «Vi sia una grande volta. Divida la massa delle acque». E così avvenne. Dio fece una grande volta e separò le acque di sotto dalle acque di sopra. Dio chiamò la grande volta Cielo. Secondo giorno.

Dio disse: «Siano raccolte in un sol luogo le acque che sono sotto il cielo e appaia l’asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto Terra e chiamò le acque Mare. E Dio vide che era bello. Dio disse: «La terra si copra di verde, produca piante con il proprio seme e ogni specie di albero da frutta». E così avvenne. La terra produsse erba verde, piante e ogni specie di alberi da frutta. E Dio vide che era bello. Terzo giorno.

Dio disse: «Vi siano luci nella volta del cielo per distinguere il giorno dalla notte: saranno segni per le feste, i giorni e gli anni. Risplendano nel cielo per far luce sulla terra». E così avvenne. Dio fece due grosse luci: il sole, la luna e poi anche le stelle. E Dio vide che era bello. Quarto giorno.

Dio disse: «Le acque producano animali che guizzano, e sulla terra e nel cielo volino gli uccelli». Dio creò i grandi mostri del mare e tutto quel che vive e guizza nelle acque. E Dio vide che era bello. Quinto giorno.

Dio disse: «Produca la terra varie specie di animali: domestici, selvatici e quelli che strisciano». E così avvenne. E Dio vide che era bello. Dio disse: «Facciamo gli esseri umani: siano la nostra immagine»; maschio e femmina li creò. Li benedisse con queste parole: «Siate fecondi, diventate numerosi, popolate la terra. Governatela e abbiate cura dei pesci del mare, degli uccelli del cielo e di tutti gli animali che si muovono sulla terra». Dio disse: «Vi do tutte le piante con il proprio seme, e tutti gli alberi da frutta. Così avrete il vostro cibo». Dio vide che tutto quel che aveva fatto era davvero molto bello. Sesto giorno.

Così Dio completò il cielo e la terra e ciò che vi si trova: tutto era in ordine. Il settimo giorno, terminata la sua opera, Dio si riposò. Dio benedisse il settimo giorno perché tutto era creato.

Sermone

Cari fratelli e care sorelle, cari bambini e bambine della Scuola domenicale, ragazzi e ragazze del catechismo, abbiamo ascoltato il brano della Bibbia che racconta della creazione della terra, di tutto quello che c’è nella terra e dell’universo.

«In principio…». Cosa accade prima che tutte le cose esistessero?

Dio crea!

Cosa crea Dio?

Dio crea la vita! Chiama all’esistenza.

E cosa c’era prima?

Il nulla! Tutto era vuoto, deserto e buio, perché non c’era la vita. Non esisteva neppure la luce. Non si vedeva nulla, ma tanto non c’era nulla da vedere, proprio nulla, ma neppure c’era qualcuno che avrebbe voluto vedere qualcosa.

Ma qualcuno però c’era, chi?

Dio. Dio c’era.

Ma Dio era solo, troppo solo per amare qualcuno. Dio aveva un grande amore da dare, un amore strabordante, infinito, ma non poteva amare nessuno perché non esisteva nessuno. Così Dio decide di creare l’universo e l’essere umano per donagli tutto il suo amore.

Dio crea per amore, crea tutto quello che vediamo per amare tutte le sue creature. Dunque, noi esistiamo per essere amati da Dio, proprio come fa un padre e una madre quando mettono al mondo i loro figli, anzi, Dio ama di più, infatti dice il Salmo 27 (v. 10): «Qualora mio padre e mia madre m'abbandonino, il Signore mi accoglierà».

Ma in che modo Dio crea?

Dio disse… quindi, Dio parla, pronuncia una parola; e quando Dio parla quella parola diventa vera, concreta, materia.

Dio disse: «Vi sia la luce!», E la luce apparve.

E così anche le acque, il cielo, la terra asciutta, le piante, i fiori, l’erba, gli alberi da frutta. Ma anche il sole, la luna, le stelle e poi gli animali, gli uccelli, i pesci del mare.

Qui, la Bibbia non vuole comunicare una descrizione scientifica di ciò che avvenne davvero, ma la Bibbia vuole formulare una Confessione di fede nel Dio che davvero cambia e trasforma il vecchio in nuovo, ciò che non è in ciò che è, la morte in vita. Perché Dio è vita.

E, per ultimo Dio diede vita all’uomo e alla donna, a tutti gli esseri umani. Per ultimo.

Il Talmud ebraico spiega perché Dio creò l’uomo e la donna per ultimi, infatti dice:

«Perché l’uomo venne creato per ultimo?
Perché, se l’orgoglio lo prende,
gli si possa dire:
nella creazione la zanzara fu prima di te».

Ma torniamo al nostro brano della creazione. Dicevamo che Dio, per creare tutto, parla. Dio usa uno strumento per creare: la parola. Quando Dio parla, ciò che dice, accade. La sua parola è una promessa che si realizza. Il rapporto di Dio con la sua creazione accade attraverso il suo parlare, quando Dio parla qualcosa di nuovo e di vitale accade, qualcosa che cambia e ci fa crescere, maturare, migliorare.

Quando nulla cambia più, quando tutto è uguale a prima, quando il nuovo non ha più ragione di essere, allora peggioriamo, restiamo piccoli; anche la vitalità diminuisce e si fa strada il vuoto, il deserto, il nulla, il non senso. Si torna indietro, prima della creazione.

Per questo Dio crea e continua a ricreare, a curare la sua creazione e le sue creature. Il creare di Dio, crea anche un legame: Dio si lega a noi, sue creature, attraverso il suo amore. Noi siamo legati a Dio perché è Dio che si è legato a noi con il suo amore.

È così, indipendentemente dal fatto che lo vogliamo o no!

Dio ci ama lo stesso, anche se noi lo rifiutiamo.

Sebbene Dio stesso vigili sulla sua creazione, tuttavia egli affida agli esseri umani il compito di prendersi cura della creazione e di accogliersi reciprocamente.

Infatti, Dio crea l’essere umano «a sua immagine», eppure solo il Faraone o un grande Imperatore era reputato l’immagine di Dio sulla terra, per questo erano anche delle persone che ricevevano adorazione; infatti, il Faraone era ritenuto colui che aveva l’incarico divino di prendersi cura dei suoi sudditi, dei territori e di tutto quello che conteneva il suo regno.

Ma qui, nel libro della Genesi, l’incarico è affidato a tutti gli esseri umani perché vigilino sulla creazione di Dio e sulle creature.

La Genesi ci insegna che abbiamo un compito: quello di prenderci cura gli uni degli altri, reciprocamente, e poi anche di curare affinché la creazione di Dio non sia distrutta, devastata, saccheggiata nel suo equilibrio perfetto, ma delicato.

Per concludere, due elementi significativi.

Lo Spirito di Dio è presente prima della creazione perché è qualcosa di presente sempre, perché assiste, permette che le cose accadano, come anche la nostra corretta comprensione della realtà e dell’amore di Dio. Lo Spirito ci permette di credere che Genesi 1 non è una tesi scientifica da portare avanti, la testimonianza di chi crede che Dio, con il suo amore, si dona per noi: per sostenerci, accoglierci, sorreggerci, camminare con noi.

Il secondo elemento è il riposo di Dio il settimo giorno.

Dio si riposa.

Dio crea il riposo, qualcosa che non è materiale, ma che rende sostenibile la vita: dopo il lavoro e la fatica c’è il tempo del riposo, il tempo per se stessi e ci è chiesto di prendercelo perché la vita si possa anche concepire non nella sua difficoltà, ma anche nella sua bellezza: c’è bisogno del lavoro, ma anche del riposo, del tempo dedicato a se stessi e alla preghiera.

Amen!

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Pastore Giuseppe Ficara

Consacrato nel 1992, ha svolto il suo ministero nelle chiese di Riesi, Caltanissetta, Agrigento, Trapani e Marsala, Palermo.
Pastore a Luserna San Giovanni da Agosto 2013.

 

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