Testo della predicazione: Luca 15,1-7
«Tutti i pubblicani e i peccatori si avvicinavano a lui per ascoltarlo. Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle; e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta". Vi dico che così ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento».
Sermone
Care sorelle, cari fratelli, care bambine e cari bambini della Scuola domenicale, Gesù racconta la parabola della pecora che si smarrisce per dirci quanto Dio ci vuole bene, quanto ci ami; ci dice che quando siamo in pericolo viene a prenderci per avere cura di noi, ci cerca quando non riusciamo a ritrovare la strada per tornare a casa.
L’immagine della pecora è molto bella perché la pecora non è un animale che, in genere, vive da solo, ma vive insieme al gregge, insieme ad altre pecore come lei, e insieme seguono il loro pastore, hanno fiducia in lui, sanno che non le porterà in posti pericolosi dove pascolare, ma in prati sicuri.
Tutti abbiamo fiducia dei nostri genitori, perché ci vogliono bene e, anche quando, per esempio, vi chiedono di fare qualcosa che non volete fare, lo fanno per il vostro bene, per aiutarvi a crescere, a imparare, a diventare dei bravi adulti.
Il gregge è come la nostra famiglia, anche noi abbiamo bisogno di vivere insieme ad altre persone, condividere le nostre gioie, le nostre tristezze, quando stiamo male, quando abbiamo bisogno di essere consolati, rassicurati, sappiamo che l’amore all’interno della famiglia supererà tutti i problemi che si presenteranno lungo il cammino della nostra vita.
Ecco, l’amore è il fondamento di ogni famiglia, come anche della chiesa, della comunità dei credenti; amare ed essere amati ci fa vivere bene, bene con noi stessi e con gli altri, l’amore ci permette di chiedere scusa quando sbagliamo e di essere perdonati; l’amore ci permette di perdonare le persone che ci hanno offeso, che ci hanno ferito, che ci hanno fatto del male.
Qualche volta, però, ci smarriamo anche noi, come la pecora della parabola; ci allontaniamo dal gregge perché pensiamo di vivere bene da soli, di non avere bisogno di stare con gli altri, di non avere bisogno dei loro abbracci, del loro sorriso, del loro incoraggiamento, dei loro consigli.
Ma presto ci rendiamo conto che da soli si diventa tristi; senza nessuno a cui raccontare la nostra giornata, le nostre ore di scuola, di lavoro, sentiamo che ci manca qualcosa: sentiamo un vuoto che ci fa stare tanto male.