Testo della predicazione: Deuteronomio 30,11-14
Questi comandamenti, che oggi vi do, non sono incomprensibili per voi, e neppure irraggiungibili. Essi non stanno in cielo, così da dover dire: «Chi salirà in cielo e li porterà a noi, perché possiamo conoscerli e metterli in pratica?». Essi non stanno neppure al di là del mare, così da dover dire: «Chi andrà al di là del mare e li porterà a noi, perché possiamo metterli in pratica?». La Parola del Signore è molto vicina a voi, sulle vostre labbra e nel vostro cuore, affinché vi sia possibile metterla in pratica.
Sermone
Care sorelle e cari fratelli, il brano alla nostra attenzione, tratto dal libro del Deuteronomio, ci riporta indietro nel tempo in cui Dio parla a Mosè e dà i Comandamenti, offrendo al popolo un’opportunità per mantenere la libertà che aveva ricevuto fuggendo dalla schiavitù dell’Egitto. I Comandamenti, sono un riferimento anche per noi oggi e perfino una base sulla quale costituire diritti universali riconosciuti da buona parte di popoli sulla terra.
Quando una nuova legge viene emanata deve sempre fare i conti con la resistenza della gente non abituata a regole nuove: «Ma non si capisce niente, non ha senso, non sta né in cielo né in terra, è lontana mille miglia dalla realtà, è impossibile metterla in pratica» (poi noi italiani… non ci lamentiamo neppure perché tanto sappiamo che ci sono sempre gli escamotage: “fatta la legge, trovato l’inganno!”).
Ma Dio dice a Mosè qualcosa di significativo sui suoi comandamenti: «Questi comandamenti sono semplici, non incomprensibili, non si trovano in cielo, né in fondo al mare, difficili da andarli a prendere per conoscerli e metterli in pratica. Anzi ce li hai già nel cuore e nella mente».
Si parla qui di una regola, come dire, “innata”, che fa parte della natura delle cose, come “non uccidere”, “non rubare”, tutti sappiamo che è sbagliato a prescindere dalla nostra cultura, religione, etnia, realtà sociale.
Ma il messaggio importante per noi oggi è quello che Dio dice a Mosè: «La Parola del Signore è nel vostro cuore».